Il saluto del sindaco di Piazza Armerina

Questa nostra Città, che oramai da due secoli è sede della Diocesi piazzese e, che senza interruzione, nel corso dei secoli ha fatto risuonare l’eco della sua fede in Cristo, oggi vive un evento straordinario di grazia che coinvolge ciascun cittadino. La visita del Santo Padre, pellegrino di speranza e foriero di incoraggiamento per ogni cuore affranto, è per la nostra Cittadina l’occasione per sentirci accanto a Lui, Comunità cittadina e Assemblea diocesana, composte da uomini di buona volontà che riconoscono nei passi del Santo Padre il rumore familiare del padre che viene alla casa dei figli anelanti, in attesa del suo sguardo amorevole e benedicente. Mi onoro, quindi, non solo di dare, come primo cittadino di Piazza Armerina, il benvenuto a Papa Francesco, ma anche di esprimere il mio compiacimento nel vedere la mia Città, che mi pregio di dirigere, luogo accogliente e familiare, di così numerosi pellegrini che hanno voluto con noi gioire per un evento così grande. D’altra parte questa Città, anche negli ultimi tempi ha dimostrato di saper aprire le porte a quelle diversità culturali che hanno bussato e ancora continuano e a far sentire la loro voce di fratelli che chiamano altri fratelli più fortunati. Questa Città, e con essa tutte le Città della Diocesi, sono riconoscenti e grate per il dono della visita del Papa, perché, onorate da una presenza altamente profetica così inattesa, accolgono con immenso piacere questo regalo provvidenziale, facendo propria l’ansia pastorale che Sua Santità ha voluto esprimere per questa porzione della Terra siciliana. Questa sua sollecitudine per la nostra Terra è lo sprone perché anche noi sappiamo cogliere ogni occasione opportuna e inopportuna per esercitare il nostro governo per il raggiungimento del bene comune. È mio desiderio, infatti, come primo cittadino, offrire al Santo Padre come dono la nostra disponibilità a condividere con lui l’ansia per i poveri, ed è per questo che come Città desideriamo offrire alla Caritas una casa che possa servire, come primo punto di accoglienza, per coloro che provvisoriamente necessitano nell’immediato una dimora. La gioia di questo momento storico ci spinge all’impegno futuro perché la pace venga, la giustizia sia di casa e la concordia civile sia lo stile della nostra vita e la chiave più idonea per interpretare la nostra bella cultura.

Nino Cammarata Sindaco di Piazza Armerina