Santo Padre,
sono don Daniele Centorbi, ultimo presbitero ordinato dal nostro amato pastore Rosario Gisana.
Provengo da un’umile famiglia di Niscemi. Negli anni dell’iniziazione cristiana e della formazione liceale, diversi volti hanno dato acqua e sostegno al buon seme della Parola seminato da Dio nell’intimo del mio cuore. In quegli anni cominciai con pazienza a scrutare i segni della vocazione al ministero ordinato. Dopo un periodo di discernimento intrapresi l’iter formativo presso il nostro seminario diocesano. Oggi vivo a Roma per approfondire lo studio della Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico.
Lodo e ringrazio Dio, datore di ogni grazia, per il dono della vocazione che ha fatto alla mia vita, alla mia famiglia e alla mia Chiesa locale. Da qualche settimana vivo immerso nel ministero sacerdotale iniziando a sperimentare la responsabilità e la bellezza di questa missione.
Fin dall’ordinazione diaconale uno dei miei primi obiettivi, in comunione con le Sue parole, è stato quello di non essere un ministro rigido; ritengo, infatti, che solo se il pastore si mostra veramente uomo, è in grado di costruire una relazione autentica. Il primo annuncio verrà da sé!
Confidando nell’abbondante grazia del Signore, chiedo a Lei una speciale benedizione per la nostra Chiesa piazzese, perché possa vivere sempre nella gioia del servizio e della comunione fraterna. La Sua visita possa essere per noi segno della sollecitudine che Cristo ha per il suo gregge. Chiedo, infine, di benedire le mie intenzioni, la mia famiglia e quanti in questi anni hanno contribuito alla mia formazione.
Don Daniele Centorbi