Il Papa viene in Sicilia per la seconda volta, dopo la visita a Lampedusa dell’otto luglio 2013. Lo fa in una data significativa per la Chiesa siciliana, la memoria di Maria SS. Addolorata giorno del XXV anniversario del martirio del Beato don Pino Puglisi, avvenuto davanti la porta di casa il 15 settembre 1993, nel giorno del suo compleanno. L’assassinio del parroco di Brancaccio ad opera di mano mafiosa avvenne al culmine di una strategia intimidatoria nei confronti della Chiesa, dopo il monito di San Giovanni Paolo II e il suo invito alla conversione nei confronti degli uomini della mafia pronunciato nella Valle dei Templi di Agrigento il 10 maggio 1993. Di tale monito la Chiesa siciliana ha voluto confermare la consegna con una lettera dal titolo “Convertitevi” che è stata pubblicata il 10 maggio scorso e una celebrazione dell’intero episcopato davanti al tempio della Concordia ad Agrigento.
Sono da collegare infatti al grido di Giovanni Paolo II contro la criminalità mafiosa gli attentati intimidatori del 27 luglio 1993 a Roma alla Chiesa di San Giorgio al Velabro e al Vicariato della Curia romana in piazza san Giovanni in Laterano. Da questi eventi la Chiesa è stata confermata nelle sue scelte di presa di distanza dal fenomeno mafioso e da un passato che forse aveva dato adito a qualche ambiguità.
La tappa piazzese.L’intensa giornata di Francesco inizierà con l’arrivo all’aeroporto di Catania alle ore 8. Subito partirà in elicottero alla volta di Piazza Armerina dove atterrerà presso il campo sportivo alle ore 8,45. Da qui in papamobile percorrerà le vie Libertà, Generale Cascino, Gen. Ciancio, Sen. Marescalchi, Gen. Muscarà, per giungere in Piazza Falcone e Borsellino. Alle 9 il saluto del vescovo mons. Rosario Gisana e il discorso del S. Padre. Quindi il saluto agli ammalati e ai disabili e la partenza verso il campo sportivo da dove alle 10,15 ripartirà alla volta di Palermo.
Un coro, costituito da cento cantori di ogni comune della diocesi, guidato dal maestro Pino Gennaro, animerà il momento dell’attesa e l’inizio della visita, mentre subito dopo la partenza del S. Padre seguirà un concerto di Giosy Cento. Sono stati predisposti sei mega schermi per permettere di poter seguire l’evento anche a coloro che non potranno entrare nella piazza Falcone e Borsellino, mentre l’intero percorso papale sarà servito da impianto di filodiffusione.
La venuta di Francesco a Piazza Armerina è un segno dell’attenzione del Papa a una delle periferie del profondo sud, caratterizzata da un progressivo spopolamento dopo la chiusura dello stabilimento Enichem di Gela e di altre attività produttive che costringe intere famiglie e soprattutto le giovani generazioni a lasciare la propria terra privando la società e la comunità ecclesiale delle risorse migliori. Una situazione aggravata anche da una sommessa presenza malavitosa che scoraggia anche l’avvio di attività produttive.
La Messa al Foro Italico.Francesco atterrerà al Porto di Palermo alle 11 e si porterà nel grande piazzale del Foro Italico dove ad attenderlo sono previste centocinquantamila persone. Presiederà la celebrazione eucaristica con l’intero episcopato siculo nel grande palco allestito per l’occasione.
La Celebrazione Eucaristica sarà animata da un Coro guida di circa 250 cantori provenienti dalle varie parrocchie dell’Arcidiocesi. La direzione dei gruppi corali sarà affidata al maestro Mauro Visconti, Maestro di Cappella della Chiesa Cattedrale. L’inno in onore del beato Puglisi è stato composto da mons. Giuseppe Liberto, direttore emerito della Cappella Pontificia Sistina, su un testo preparato da mons. Crispino Valenziano. A concelebrare sono previsti circa 600 sacerdoti, i quali riceveranno in omaggio dall’arcidiocesi di Palermo la stola rossa che indosseranno.
“Papa Francesco sulle orme di don Puglisi” è il titolo del numero speciale della rivista “Poliedro”, il mensile dell’Arcidiocesi di Palermo, che questo mese è interamente dedicato sia alla visita del Santo Padre a Palermo, sia ad una riflessione a più voci, venticinque anni dopo la sua tragica scomparsa, sulla figura esemplare, religiosa e civile, del parroco – martire di Brancaccio. Alla concelebrazione parteciperanno anche i cardinali Romeo e De Giorgi, l’arcivescovo Bertolone, l’arcivescovo di Tunisi mons. Antoniazzi, mons. Antonino Migliore, vescovo di Cohxim in Brasile e diversi vescovi emeriti.
Il pranzo presso la missione “Speranza e Carità”.Al termine della celebrazione Francesco, accompagnato dall’arcivescovo Lorefice, si recherà in visita privata, senza telecamere e senza giornalisti al seguito, alla missione fondata dal missionario laico Biagio Conte che ospita centinaia di indigenti, persone senza fissa dimora, senza tetto e immigrati. Qui alle 13,30 consumerà il pranzo con gli ospiti della casa. Anche questo è un segno di vicinanza agli scarti della società che da tanti anni Biagio Conte raccoglie dagli angoli delle strade per offrire loro non solo un pasto e un letto, ma anche per restituire loro dignità. Un esempio che ha trascinato anche centinaia di volontari che prestano la loro opera all’interno della Missione.
La sosta ai luoghi del Beato Puglisi.Alle ore 15 il Santo Padre si recherà presso la parrocchia San Gaetano a Brancaccio, dove operò negli ultimi anni come parroco don Pino Puglisi. Un’azione pastorale semplice volta ad offrire la bontà del vangelo alla gente in un contesto di degrado dove la mafia trovava ampia manovalanza tra i ragazzi del quartiere, allora privo di qualsiasi struttura aggregativa che non fosse la parrocchia. E fu proprio il suo sforzo di educare i ragazzi alla vita buona, attraverso la creazione del Centro Padre Nostro a costargli la condanna a morte della mafia che si vedeva così sottratte le proprie risorse malavitose. Infatti il Papa si recherà anche presso la sua abitazione, oggi divenuta casa-museo, per pregare davanti al portone di ingresso, luogo della sua uccisione.
L’incontro con il clero.Alle 15,30 la Cattedrale ospiterà circa duemila tra sacerdoti, religiosi/e e tutti i seminaristi della Sicilia per ascoltare l’esortazione di Francesco a coloro che sono in prima linea nell’annunzio del vangelo. Ancora una volta sarà la figura di don Puglisi il riferimento da cui il Papa prenderà spunto per il suo discorso, proprio nel luogo dove si trova momentaneamente sepolto in attesa di essere traslato quando sarà completata la chiesa a lui dedicata che si sta costruendo nel quartiere Brancaccio.
In piazza con i giovani.La giornata siciliana di Papa Francesco si concluderà in piazza Politeama dove, oltre ai tanti giovani palermitani, saranno ad attenderlo già dal giorno precedente i quattromilacinquecento giovani siciliani delle 18 diocesi dell’Isola che hanno partecipato al convegno regionale in preparazione alla visita organizzato dall’Ufficio regionale per i giovani della Conferenza Episcopale siciliana, guidato da don Gaetano Gulotta. Testimonianze, musica e preghiera hanno caratterizzato la vigilia e la notte dei giovani e la messa in scena del musical dedicato a Padre Pino Puglisi: «L’Amore salverà il mondo». L’adorazione eucaristica nella vicina chiesa di S. Lucia e le confessioni hanno concluso la giornata. Di buon mattino i giovani si incammineranno verso il Foro Italico per partecipare alla santa messa. Analoga manifestazione si è svolta ieri, venerdì 14 settembre presso la piazza Duomo e la Basilica Cattedrale di Piazza Armerina, alla quale hanno partecipato circa 1500 giovani della diocesi. L’inno dei giovani sia di Piazza Armerina che di Palermo “Corri e danza con noi” è stato composto da don Filippo Celona.