L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo” di Piazza Armerina perdurerà il suo servizio secondo le modalità del vecchio statuto ancora per due anni. Gli statuti attualmente noti sono già decaduti e si necessita di approvare i nuovi, secondo le indicazioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica (CEC). Tuttavia, la Congregazione consente di perdurare per altri due anni con i vecchi statuti, dopo di che è necessario inserirsi nella nuova normativa. Questo in ottemperanza ai diritti degli studenti di poter completare gli studi intrapresi. Dopo tale data, necessariamente, gli studenti dovranno inserirsi nel loro itinerario di studio con il nuovo statuto, che prevede, nella situazione contingente, l’unificazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” di Siracusa.
Tuttavia l’Istituto continuerà ad operare nel nostro territorio con la nuova modalità FAD (Formazione A Distanza). Saranno attivati il primo anno del triennio e il primo del biennio specialistico. La CEI ha emanato le norme sulla formazione sincrona a distanza (FAD) per gli Istituti Superiori presenti in Italia. Il documento afferma: “Al fine di non limitare la possibilità di formazione accademica in chi risiede in luoghi distanti dai centri di formazione, da più parti – in particolare dagli episcopati delle Conferenze regionali – è giunta la richiesta di consentire l’attivazione di modelli formativi oggi già presenti e collaudati da altre istituzioni accademiche e denominati “Formazione sincrona a distanza” (FAD) grazie ai quali è possibile offrire contenuti formativi in modo partecipativo attraverso il supporto di strumenti multimediali, così da superare le distanze territoriali e consentire la fruizione di parte dell’offerta accademica a chi non potesse altrimenti beneficiarne”.
La FAD può essere attivata solo in forma sincrona, nella modalità in cui docenti e studenti comunicano da luoghi diversi e distanti ma contemporaneamente. L’interazione dunque, seppure mediata dagli strumenti multimediali, avviene in real time. È necessario che i mezzi tecnologici siano di alto profilo per consentire senza disagio la trasmissione delle lezioni e la possibilità di interazione tra sede erogante e polo ricevente e viceversa, con utilizzo della medesima piattaforma e usufruendo di una significativa velocità di connessione.
Ogni cambiamento, all’inizio provoca dei problemi, ma sono sicuro che tale innovazione ci riserva grandi possibilità di progressione culturale e collaborazione tra le diverse diocesi interessate.
Coloro che si trovassero a non aver completato l’itinerario di studio triennale per la laurea in Scienze Religiose sono invitati, vista la situazione che si è venuta a presentare, a fare tesoro di questo tempo che la Congregazione ci concede per portare a termine il conseguimento del titolo. Invito, pertanto, tutti a farsi portavoce di queste notizie per facilitare gli adempimenti suddetti.
Prof. Don Pasquale Bellanti (Direttore ISSR)