In una nota, il Vicario generale, mons. Antonino Rivoli richiama alcuni elementi essenziali che riguardano la vita ecclesiale e i vari momenti liturgici secondo quanto comunicato dalla Segreteria della CEI per il contenimento della pandemia da Covid-19.
Sebbene per le celebrazioni non sia richiesto il Green Pass rimane sempre
– l’obbligo della mascherina (preferibilmente è raccomandata la FFP2)
– distanziamento tra i banchi,
– niente scambio della pace con la stretta di mano,
– la comunione sulle mani, previa igienizzazione delle mani sia del ministro che del comunicando
– acquasantiere vuote.
Inoltre occorre rispettare accuratamente quanto previsto, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici dopo ogni celebrazione. Per gli operatori pastorali (catechisti, animatori ed educatori) è vivamente raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2. Anche ai partecipanti alla catechesi tale tipologia di mascherina sia raccomandata. Per chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo.
È consigliabile che tutti siano vaccinati.